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giovedì 31 marzo 2011

Intervistando una balia felina

Oggi pubblico un'intervista che ho fatto lo scorso Natale a una mia amica-socia di "A Coda Alta", che nel 2010 ha fatto da balia felina a ben 22 micetti. Anche per questo post un grande ringraziamento va ad Alessia per le sue bellissime foto. Buona lettura!

Da dove arrivano e in che condizioni sono i gattini accuditi dalle balie feline?
Arrivano soprattutto da salvataggi in extremis, trovati a fianco o nei cassonetti, sotto siepi, a lato di strade trafficate, lungo argini di canali, a volte dentro scatole lasciate fuori dal gattile. Sono micini piccolissimi che prendono ancora solo il latte e non hanno più la mamma che si occupa di loro, quindi vanno allattati con il biberon, usando un latte in polvere specifico per gattini e di ottima qualità per poter essere tollerato dal loro delicatissimo apparato gastrointestinale. 


La poppata!

Quali sono le cure principali di cui si occupa una balia felina?
Si deve fare molta attenzione alle poppate e alla digestione, alle evacuazioni, talvolta bisogna intervenire con clisterini, esattamente come con i cuccioli umani. Vanno tenuti bene al caldo almeno fino al 20° giorno perché da principio non hanno termoregolarizzazione, infatti in condizioni normali starebbero sempre stretti fra di loro ed attaccati a mamma gatta. E’ quindi indispensabile preparare una cuccia morbida e pulita, riscaldata da uno scaldino e possibilmente porre vicini almeno due micini alla volta, perché il contatto fisico fra di loro è di fondamentale importanza per un buon sviluppo psicoemotivo. Le poppate devono essere date con regolarità.


Teneri batuffoli... i micini piccoli stanno sempre
uno accanto all'altro per scaldarsi a vicenda

Con quale frequenza bisogna allattare i micini?
Per le prime due settimane è richiesto un grosso impegno: vanno allattati ogni due o tre ore anche di notte, poi ci si concentra di più sul giorno lasciando poco per volta un intervallo più lungo nelle ore notturne, il massimo si raggiunge quando si può dare l'ultima verso le 23.00/24.00 e la successiva alle 7.00/8.00 del mattino dopo. Fino a tre settimane circa necessitano di stimolazione per evacuare, perché da soli non fanno nulla, e di un’accurata igiene personale dopo la "liberazione" e dopo ogni poppata.

Questo gattino sembra molto impegnato nel "tettare" il latte dal biberon!
L’esperienza della balia felina è sicuramente un grosso impegno… ma chissà quale soddisfazione! Puoi raccontarci qualche emozione, qualche episodio particolare?
E' bellissimo vederli crescere e fare progressi, ed è dolcissimo capire come si affidano totalmente alle nostre mani, suscitando sentimenti di protezione e di soddisfazione come quando ci si occupa di un figlio. Ho cresciuto 22 gattini, ma una è per me molto speciale, aveva solo un giorno quando l'ho raccolta, insieme a due fratellini che sono deceduti poche ore dopo e altri due erano già deceduti prima che li trovassi. Era ancora attaccata alla madre con il cordone ombelicale, la quale era in fin di vita con la febbre altissima ed una grave infezione (poi è stata curata ed ha trovato una famiglia adottiva). Ho preso questa creaturina sporca e di pochi centimetri che muoveva appena la testina e tentava però di emettere suoni. Portata a casa l'ho pulita e massaggiata, messa in un trasportino al caldo e ha preso da subito un po’ di latte senza problemi; i due fratellini invece non mangiavano e purtroppo nelle ore successive non ce l’hanno fatta. Per una settimana intera ogni volta che guardavo nel trasportino, cioè spessissimo, mi aspettavo di trovarla senza vita. Invece lei era sempre lì, mangiava, faceva i suoi bisognini con il mio delicato ma deciso massaggio, si muoveva nel poco spazio che aveva! Tra l'ottavo e il nono giorno mi sembrava un po’ inerte e “demotivata”, non mangiava più tanto bene, così ho preso l'ardita decisione di metterla insieme a un'altra cucciolata di sei micini, che stavo trattando per la coccidiosi. Ho pensato “o la và o la spacca”, al massimo avrei curato i coccidi anche a lei. Per fortuna ha ripreso tono, non ha contratto i coccidi e… sono guariti tutti nel tempo minimo ipotizzato, senza complicazioni e senza ulteriori conseguenze! Questa piccolina ha sviluppato precocemente il suo comportamento, pur senza difese immunitarie non ha mai contratto nulla dagli altri gatti presenti in casa, ha iniziato prestissimo a scorazzare  dietro ai fratelli di culla, è andata con fiducia verso tutti gli altri, ricevendo solo leccatine e coccole. Oggi, che ha 6 mesi ed è di taglia mignon, sono pazza d'amore per lei e mi commuovo spesso osservandola, esattamente come fu con mio figlio, esattamente come fu con le mie nipoti. 

Un micino piccino piccino, da svezzare con cura e amore...
... e che soddisfazione vederlo crescere sano e bello!

Come sono andate le adozioni dei micini che hai allevato e salvato?     
Ci vuole tanta pazienza, a volte si deve rifiutare un'adozione se non si è sicuri, anche se magari si hanno tanti altri gattini da far adottare… ma l'esperienza di quest'anno mi ha insegnato che vale la pena aspettare che arrivi la persona giusta. I miei 22 mici sono stati adottati quasi tutti in coppia ed in un caso tre sorelline tutte insieme; chi non è andato via con un fratello ha trovato un compagno che era stato adottato precedentemente. E’ un’enorme soddisfazione quando un micino cresciuto con gioia, ansia, sacrifici, dopo che ha svelato il suo carattere (ognuno è diverso dagli altri!) e dopo aver regalato tanti momenti dolcissimi, viene adottato da qualcuno che, più volte di quanto potessi immaginare, è proprio come speravo che fosse!

Tre micini osservano la partita nello schermo, desiderosi di  partecipare
al gioco... solo i gattini sanno essere così deliziosamente simpatici!!!

Spero che leggere quest'intervista vi abbia fatto toccare "con mano" cosa significa accudire e svezzare micini di pochi giorni, fino a vederli diventare indipendenti miciotti pronti all'adozione! Rinnovo quindi l'invito: chi  volesse aiutare la mia associazione ferrarese "A Coda Alta" come balia felina può scrivere a info@associazioneacodaalta.it , anche solo per una semplice richiesta di informazioni. E se magari non siete di Ferrara ma siete interessati e avete la possibilità di  accogliere un micino da svezzare, informatevi dalle associazioni animaliste delle vostre zone: di balie feline c'è sempre bisogno dovunque.

5 commenti:

  1. Uffa wordpress mi ha mangiato il commento! Dicevo che è proprio una bella storia e le foto allargano il cuore! Sarebbe interessante fare un diario di una balia felina, descrivendo una giornata-tipo! :-)

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  2. Anna, ma sai che è proprio una buona idea? Adesso appena le balie torneranno attive, magari passato il periodo cruciale, chiedo una specie di cronaca della loro giornata tipo :-)

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  3. bellissimo post Silvia.
    Ci vuole tanto amore e spirito di sacrificio per prendersi cura dei pelosini piccoli ed indifesi o dei gatti un po più grandi che hanno bisogno...
    Si cerca di fare del proprio meglio,ogni giorno,ma spesso non basta perchè è troppo poco....un abbraccio lu

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  4. E' proprio vero Lu, il tempo è sempre troppo poco rispetto a quello che ci sarebbe da fare... ma d'altra parte bisogna poi fare il possibile, l'impossibile arriverà :-) A presto e buona domenica

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  5. che bella idea e che bei micetti...ricordo quando anche io davo il latte nel biberon alle mie gattone.
    ciaooooo

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