Oggi non sarò io a raccontarvi di gatti, bensì una gattofila come me: Laura, che ho conosciuto grazie a "
Un Natale da Gatti" e ci siamo intese subito! Assieme a lei vivono tre meraviglie pelose: Toffee, Mr. Gianfry e Clandy. Il suo micio Toffee è lo speciale narratore di questa bella storia miciosa, un racconto in cui tutti noi possiamo riconoscerci, riflessi negli occhi del micio che amiamo... buonissima lettura a tutti voi e grazie di cuore a Laura per aver condiviso con me "
Memorie feline"!
|
Ecco Toffee: il narratore e protagonista della storia |
"Fuori piove, ma tra le basse, minacciose nuvole un raggio di
sole squarcia il cielo plumbeo che da giorni mi accompagna e un meraviglioso
arcobaleno si materializza come per magia e mi incanta.
Osservo il mondo da dietro la finestra, come sempre, da
sempre.
Resto stregato dalla bellezza della natura e la vedo
arrivare.
Ormai sono quasi sette anni che le sto accanto; l’ho vista
cambiare, piangere, ridere, l’ho vista arrabbiata, triste, felice, ma sapevo
sempre di essere nei suoi pensieri.
Non c’è mattina, pomeriggio, sera, non c’è nessun momento in
cui lei si dimentica di me, che a volte l’ho fatta disperare, preoccupare, ma so che, me lo ha confessato, mi ama da morire.
Con me ha sempre condiviso tutto, senza pudore. Sono con lei
mentre fa il bagno, la guardo spogliarsi, le sto accanto durante il sonno.
|
Ecco Clandy, altro splendido micio di Laura! |
Lo so, magari sono un po’ di parte, ma so che lei ha per me
un amore particolare, una passione che prova a distribuire, ma io…. resto il
primo!
Qualche tempo fa sono stato molto male, non volevo che se ne
accorgesse, cercavo di evitarla, ma ha capito e ha smosso il mare e la terra
per me.
Per un mese non ha fatto altro che farmi punture, darmi
pasticche, era per il mio bene, diceva, ma io pensavo che fosse soprattutto per
lei, dicevano che se io non mi fossi ripreso chi la consolava?
Certo, tutto passa, anche io passerò e lei se ne farà una
ragione. Resterò nel suo cuore, nei suoi ricordi e chissà che non torni a
trovarla…. dicono o no che abbiamo sette vite?
Comunque, dato che ci ha messo tanta passione nel curarmi,
adesso sono ancora di questo mondo e posso raccontare.
Del resto sto tutto il giorno a casa, sette anni sono tanti,
sono lunghi, per me invece forse sono un po’ troppo veloci, ogni anno trascorso
per me è come se fosse doppio, triplo, quindi se devo dire qualcosa è meglio che
lo faccia presto.
|
Mr. Gianfry, il terzo del trio, in uno sbadiglio soddisfatto |
Adesso sto beato sul divano e la guardo. E’ pronta per
uscire, ma come fa sempre prima di lasciarmi ad orari non consueti, come se si
sentisse in colpa, mi trastulla, mi fa ballare….ballare, capite? A volte penso
non sia tanto normale!
Lei pensa troppo a me, se invece sapesse quanto sto bene da solo: penso, gironzolo, dormo, non
credete, sono molto impegnato. Sono io a gestire le dinamiche di casa. Non sono
il solo, ma sono il più anziano, quindi, indubbiamente, il capo.
Si, sono un po’ presuntuoso, ma che volete, ad essere così
amati ci si monta la testa.
Amo questa mia vita beata, accudito in tutto e per tutto,
senza un pensiero….ogni tanto sento Laura sospirare…il piacere dell’ozio..come
un pio desiderio, io invece ne godo.
Ma conservo il mio lato avventuroso, amo, quando posso
gironzolare all’aperto e quando mi metto in testa di farlo so che ci riesco,
alla fine le faccio fare quello che voglio io…dovrei sentirmi un po’ in colpa?
Ma no! E poi Laura dice sempre che mi ama perché “ho personalità”.
Comunque, ci vuole un po’ di tattica per ottenere ciò che
voglio, ahimè, anche io sono figlio di questa corrotta società: la tecnica
migliore è farla innervosire, così, per non sentirmi, dice – fa un po’ quello
che vuoi – e io lo faccio! Vado in giro, mica lontano, così, per controllare un
po’, in fondo dovrei avere il senso del territorio, no?
|
Toffee in un momento di esplorazione! |
Poi torno, del resto, detto tra noi, perché fare la vita del
vagabondo quando sono abituato a fare il principino?
Laura me lo dice sempre che sono nobile, altezzoso, ogni
tanto mi guarda fisso negli occhi, chissà perché lo fa è come se si aspettasse
qualcosa da me, ma tutto ciò che può avere da me è che io ci sia.
Esistere ed averla scelta è già un grande messaggio. Chissà
se lo capisce.
All’inizio, quando ero ancora l’unico mi portava con se
ovunque, manco fossi stato un cane!
Parliamo di viaggi, chilometri imposti al mio fragile
sistema nervoso!
A pochi mesi ero sul treno. Un viaggio lungo: coincidenza,
traghetto, ma quella volta ero ancora troppo piccolo e non avevo realizzato che
io ero nato per la terraferma, possibilmente con un bel cuscino e una ciotola a
portata di mano, ops, zampa…mi sto umanizzando!
Quindi ne serbo un ricordo piacevole: il sonno conciliato
dal ritmico sobbalzare del treno. Ho visto il mare, passione e sgomento,
immensità e paura, libertà .…penso a quanto sono fortunato, non credo siano in
molti a poter vantare una vita così avventurosa. Ma questo è nulla, in fondo
solo pochi giorni. Il ricordo più incredibile e, ahimè, sconcertante è stato il
viaggio per le ferie estive.
Lì ho scoperto che odio la macchina.
Ma andiamo con ordine, la preparazione: valigie, valigie,
valigie, ho pensato ci trasferissimo.
Laura non faceva altro che stilare liste: lista dei vestiti,
lista delle scarpe, lista della spesa, lista degli accessori. In casa c’era
fermento. Anche io ero eccitato. Correvo qua e la. Pensavo che le valigie
fossero nuovi rifugi in cui nascondermi.
E poi c’era la preparazione del mio corredo per il viaggio e
per il soggiorno. Ok, si parte.
Al momento non ho realizzato bene, ma poi capisco e inizio a
ribellarmi, non voglio star chiuso qui dentro, io odio l’auto e, mi rendo
conto, divento uno strazio, praticamente non ho fatto altro che borbottare,
ribellarmi, piangere per circa ottocento chilometri. Meno male che sono il cocchino
di casa, altrimenti penso che adesso facevo parte dell’arredo dell’autostrada
del sole!
A Bordighera le forze mi abbandonano e divento un ottimo
compagno di viaggio!
Poi faccio qualcosa che, sfido qualunque mio altro simile a
contraddirmi, solo io posso dire di aver fatto! Ho visto la meraviglia di
Montecarlo dall’Hotel Vista, perfettamente a mio agio, con il collarino rosso
ero a casa!
Bè, mi son detto che alla fine non era così male.
Il viaggio prosegue.
C’è allegria, eccitazione, musica, vedo sfilare davanti a me
luoghi e città bellissime. A volte restavo in auto, altre uscivo per
sgranchirmi un po’.
Ascoltavo i commenti, i desideri di vedere questo o quel
posto, la scelta di fare la provinciale per godere del territorio.
E’ proprio vero, il bello di un viaggio è il viaggio non la
meta.
Arriviamo in una splendida terra tra il mare e il fiume,
suggestiva e ricca di leggende, popolata da meravigliosi cavalli e incredibili
fenicotteri….ho visto cose che voi felini non potete neanche
immaginate…..chilometri sconfinati di spiaggia, che io osservavo al riparo tra
quattro ben solide mura.
|
Toffee, il gatto di mondo, sull'albero di caki! |
Nell’appartamento mi sono immediatamente ambientato, sono un
gatto di mondo, io, e la cosa veramente divertente erano i nostri pittoreschi
vicini, un’anziana coppia teutonica con lui canuto e spilungone che riportava
alla memoria equivoci personaggi di un passato non glorioso e lei un donnone
giocondo e nera, nera, nera con denti bianchissimi sempre esposti in un solare
e affettuoso sorriso.
Spesso giocavo con loro (loro pensavano di giocare con me!),
non capivo una parola, ma erano divertenti.
Mi offrivano cibo, che puntualmente rifiutavo, sono
estremamente schizzinoso in tema alimentare e loro prendevano il mio rifiuto
come motivo di divertimento….. che strani….. mi facevano versi bizzarri con le
mani e con gli occhi, come si fa con i bambini ….. la gente pensa che i bambini
e noi quadrupedi siamo deficienti!
Comunque, nonostante non me li filassi più di tanto loro
erano felici e quindi ero felice anche io.
Spesso facevo la passeggiata pomeridiana, lo so, lo so, era
più per esibirmi che per la voglia di farmi prendere aria. Con il mio bel
guinzaglietto rosso, sulle spalle del mio “impresario” sfilavo altezzoso per le
vie. Uh, uh, uh……ah, ah, ah…..c'est tres jolie…..comment s'appelle?..... Toffee.
Je suis Toffee.
Ah, che noia tutta questa gente. Voglio tornare a casa!
|
Clandy rilassato! |
Sarò un po’ burbero, ma preferisco stare per conto mio.
Comunque, bella esperienza, cosa che non posso dire del mio viaggio successivo
e che, per fortuna, è stato l’ultimo!
Era in occasione del matrimonio siciliano di Laura e Mario.
Laura ha avuto la brillante idea di somministrarmi qualcosa con l’intento di
placare le mie ansie. E’ stato terribile!
Mi sentivo drogato, intorpidito, ma non potevo tollerare di
cedere ai farmaci, quindi credo di essere stato più insopportabile del solito;
biascicavo lamenti, brontolavo, gemevo. Me tapino, me meschino!
Voglio rimanere a casa. E se voi partite per le vacanze fate
venire la mia adorata “badante”, che mi ama così tanto, che a lei, si, faccio
fare tutto ciò che voglio ….. del resto devo vendicarmi perché dopo tanti anni
ancora non sa prendermi in braccio per bene! Però anche con lei il tempo vola,
tra i giochi, le coccole, la mia vita scorre via veloce.
A volte mi ritrovo a pensare di quando, avevo circa un anno, Laura mi porta a casa “compagnia”,
come dice lei - il “fratelliiiiiino” - l’incubo, pensavo io, l’invasore,
l’occupante abusivo … il nemico!
|
Ecco a voi Mr. Gianfry, "il fratelliiiiino", uno splendido gattone!! |
Piccolo rospetto invadente: avevo deciso che MAI avrei
condiviso i miei possedimenti con lui, quindi decisi che la tecnica da adottare
nel caso specifico fosse di fare l’offeso ad oltranza, di isolarmi, di non
dimostrare più affetto e attenzione, senza comunque abbandonare il territorio,
quindi controllavo sempre tutto a debita distanza, soprattutto le mosse del
nemico! Passavano i giorni, ma nulla cambiava, lui era sempre lì e pian piano
ho incominciato ad osservarlo con occhi diversi: carattere molto calmo, pauroso,
mi faceva un po’ tenerezza, aveva bisogno di una guida e quindi, facendomi un
po’ pregare e desiderare, ho concesso al nuovo arrivato la mia protezione e
amicizia.
Amicizia, sentimento eterno, per noi!
Un po’ mi ero sbagliato, le mie aspettative sul nuovo
arrivato erano troppo ottimistiche: compagno di giochi e scorribande, di
incursioni e perlustrazioni… macchè! Mangia, dorme e rifugge qualsiasi attività
motoria e per quanto concerne il detto “curioso come un gatto”, bè, lui è di
certo qualcos’altro travestito da gatto.
Ma ormai ho fatto la mia scelta: amico per sempre.
|
Toffee e Mr. Gianfry, amici per sempre |
Quindi, anche se ancora non ho rinunciato a stuzzicarlo per
stimolarlo un po’, puntualmente senza successo, ho scoperto che è eccezionale
d’inverno, quando fuori è freddo freddo, lui mi si mette vicino e mi avvolge,
mi scalda e mi coccola.
Siamo proprio teneeeeeeeeri insieme!!!!!!
Ma io non demordo, la mia voglia di gioco spesso la
condivido con Laura, quando la costringo a giocare a nascondino; le ho fatto
capire quando ho voglia di giocare e
come si deve svolgere il gioco, lei ha capito e quindi vai con gli inseguimenti
pazzi per tutta casa per poi cercare di scoprire dove si è nascosta e poi
ricominciare a correre….. dopo un po’, per darle soddisfazione mi arrendo
buttandomi giù a terra, lei è contenta e così facciamo un altro round.
Ma a volte è lei ad avere in mano la situazione e allora mi
tormenta, mi strapazza, mi bacia, mi stringe, mi sfinisce la vita ...un gatto
normale tirerebbe fuori le unghie, ma io non l’ho mai fatto ….. noi ci vogliamo
bene e giochiamo così. Oppure ci fa le foto: io mi trovo a mio agio davanti
all’obbiettivo, Mr. Gianfry, il mio fido amico, invece non è a suo agio ….lui
del resto non lo è quasi mai a proprio agio, è
sempre come se dovesse succedere chissà che da un momento all’altro.
Quant’è noioso!!!!
|
Mr. Gianfry in posa davanti alla macchina fotografica! |
Adesso siamo a letto.
Laura scrive, ultimamente ha questo vizio. Mi guarda, mi
sorride e scrive. Io mi avvicino, le strofino il muso sulla mano, ho voglia di
coccole….. lascia stare tutto, Laura, pensa solo a me. Chiudo gli occhi, beato
e penso che sono felice, perché sentirsi amati è la più grande ricchezza. Tra
un po’ anche lei si addormenterà e verrò cullato dal suo respiro…… voliamo via!
Accarezzo l’improbabile autore di questo mio racconto che
con i suoi magnifici occhi verdi più e più volte mi ha “parlato”. Non mi dice
cose profonde e non mi svela verità assolute, mi fa cogliere la semplicità, il
piacere della calma, mi strappa sempre un sorriso e mi dà quiete, serenità. E’
di certo molto di più quello che lui ha dato a me che viceversa e spero che la
sensazione che lui sia felice corrisponda al vero".
|
Un bellissimo primo piano di Toffee |
Che altro dire? Una bellissima storia, bella come solo i gattofili sanno scriverle, perchè ispirati dai loro mici e soprattutto dal legame profondo che si crea tra cuore umano e cuore felino. Grazie Laura, Toffee, Mr. Gianfry e Clandy per averci regalato questo bel racconto... e hai proprio ragione: sentirsi amati è la più grande ricchezza, una verità che i nostri mici ci ricordano ogni giorno.